Discussione:
[Colorado Kid - No spoiler] Ma possibile che...
(troppo vecchio per rispondere)
habanero
2005-11-23 01:07:10 UTC
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... nessuno di voialtri - appassionati kinghiani e attenti
fruitori di letteratura - abbia detto NULLA riguardo i
dialoghi dell'ultimo lavoro del Re?

--
[Ste]
www.noantri.splinder.com
beppe
2005-11-23 12:26:02 UTC
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Post by habanero
... nessuno di voialtri - appassionati kinghiani e attenti
fruitori di letteratura - abbia detto NULLA riguardo i
dialoghi dell'ultimo lavoro del Re?
Beh, ma almeno noi abbiamo una giustificazione; aspettavamo te, no?
:-D)
Pensa invece a quelli del Ng internazionale, quelli del Forum di Lilja, del
sito di Lilja e di quello di Bev Vincent (solo per restare in quelli dove
bazzico immeritevolmente io) che non han detto niente, come noi, ma senza
neppure poter dire:
*beh, ma qui, si aspetto habanero, eh!*
Ce ne sara' di gente disattenta in giro, eh!
*__*
--
Ciao

Beppe

www.giuseppegazerro.com
habanero
2005-11-23 15:12:54 UTC
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Post by beppe
Beh, ma almeno noi abbiamo una giustificazione; aspettavamo te, no?
Oddio, non ho mica capito se è una presa per il culo o cosa.
Comunque, sì, credo che il punto fondamentale sia parlare dei
dialoghi di CK.

Voi avete un'idea - seppure minima - delle droghe che King
deve avere assunto prima di produrre una serie di dialoghi tanto
illegibili, forzati, "american style", grinzosi e semplicemente
improponibili per un autore della sua portata, esperienza, bravura?

Ha preso delle parti di testo e le ha semplicemente messe tra
virgolette. Voglio dire: dialoghi così si scrivono al primo anno di
corso di scrittura creativa, quando hai 14 anni e sei influenzato
dal gergo cinematografico americano.

Fate una prova: prendete una qualunque frase dei nonnetti e
mettetela in bocca alla ragazza. O viceversa. Oppure
invertite le parti di dialogo tra i due nonnetti: fate dire all'altro
quello che diceva l'uno. Alla fine dell'esperimento vi accorgerete
che nulla sarà cambiato.

--
[Ste]
http://www.noantri.splinder.com
BadBlood
2005-11-23 20:38:29 UTC
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[cut]
Stephen King emoziona.
Non mi interessa il come.
Non mi interessa il perche'.
habanero
2005-11-24 00:19:45 UTC
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Post by BadBlood
Stephen King emoziona.
Non mi interessa il come.
Non mi interessa il perche'.
Ho capito ragazzi!
Ma siamo uomini o scimmie!?

Io insisto ancora oggi col dire che L'UNICO libro
che mi abbia fatto letteralmente PIANGERE (con le
lacrime) è stato la canzone di Susannah. L'unico.
Ho letto libri centomila volte migliori di quello o
infinitamente peggiori, ma quello è stato l'unico in
questo senso.

Perché è vero.
King è incredibile. E' un mostro di bravura in quasi tutto
quello che fa.

Cazzo significa che emoziona punto e basta e allora
pazienza se scrive puttanate? Argomentiamo, parliamone.
Parliamo di letteratura e di King, finalmente, invece di
fare quiz e statistiche no?

Che sei un duenne?
Cristo santo, poi uno si stupisce che fa successo Melissa P.

--
[Ste]
http://www.noantri.splinder.com
Di&go
2005-11-24 22:31:38 UTC
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Post by habanero
Cristo santo, poi uno si stupisce che fa successo Melissa P.
Dalle mie parti c'e' il detto "Tira piu' un pelo di figa, che un carro di
buoi."
Purtroppo.

Di&go
@}~,~'~~~
Fornit Some Fornus
Lorenzo
2005-11-25 15:11:18 UTC
Permalink
Post by Di&go
Dalle mie parti c'e' il detto "Tira piu' un pelo di figa, che un carro di
buoi."
Purtroppo.
...chi ha parlato di figa????????

^____________^



--
Lorenzo
Di&go
2005-11-23 21:21:31 UTC
Permalink
Post by habanero
Ha preso delle parti di testo e le ha semplicemente messe tra
virgolette. Voglio dire: dialoghi così si scrivono al primo anno di
corso di scrittura creativa, quando hai 14 anni e sei influenzato
dal gergo cinematografico americano.
Posso risponderti usando un dialogo di una pagina circa tratto da un altro
libro?

Di&go
@}~,~'~~~
Fornit Some Fornus
habanero
2005-11-24 00:21:05 UTC
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Post by Di&go
Posso risponderti usando un dialogo di una pagina circa tratto da un altro
libro?
Certo Diego.
Ma sappi che sui dialoghi sono duro come il marmo.
Li studio da anni, sono la mia ossessione letteraria :-)
E uno scrittore che si rispetti (e King non ha i coglioni
ma i CONTROcoglioni in tal senso) non può difettare
clamorosamente (e sorprendentemente) in tal senso.

--
[Ste]
http://www.noantri.splinder.com
Di&go
2005-11-24 22:31:39 UTC
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Post by habanero
Ma sappi che sui dialoghi sono duro come il marmo.
Li studio da anni, sono la mia ossessione letteraria :-)
Ottimo.
Dimmi che ne pensi di questo (autore e brano dovresti conoscerli bene...):

---
"Pronto!"
"Cluster! Ciao bello, dove sei?"
"Oh mamma! No, niente sono in una stazione di servizio. Nel bagno
precisamente."
"E che ci fai in bagno?"
Classica domanda da madre preoccupata.
"Cosa ci faccio? Ti dirò... sto lavando la macchina!"
"Santo Dio! E' che sono in apprensione. Come procede il viaggio? Stai
andando piano?"
"Troppo anche. In quattro ore non ho fatto nemmeno duecento miglia! Tutto
bene comunque. Voi dove siete?"
"Siamo a Firenze. Torre di Pisa. Dovresti vederla, Cluster, è uno spettacolo
quasi inquietante e per una volta non sta piovendo!"
"Neanche qui il tempo è tanto male."
Meglio tacere le condizioni atmosferiche. Viaggiare sull'asfalto bagnato
equivale per una madre a morte certa.
"Senti mamma, Last è con te?"
"Non proprio adesso: è andata in giro per negozi con Neris."
"Neris?"
"E' la figlia della mia amica Angela. Molto carina, 19 anni, libera, peccato
che tu ora sia in un bagno!"
"Salutamela quando la vedi. Mamma, senti, ti richiamo io, dai. Che è
terribile parlare da questo posto maleodorante."
"Va bene, va bene. Sei sicuro che sia tutto a posto? Hai mangiato? Fammi
stare tranquilla Clus."
"No, ancora no. Adesso vado, se mi lasci."
"Ok, vai piano... e Clus? Non toccare nulla lì dentro."
"..."
"E chiamami quando arrivi."
"Ok mà, ciao."
"Ciao Clus. NON TOCCARE NULLA!"
---

Di&go
@}~,~'~~~
Fornit Some Fornus
habanero
2005-11-25 15:03:52 UTC
Permalink
Post by Di&go
---
"Pronto!"
"Cluster! Ciao bello, dove sei?"
[CUT]

Non male. Denota tenero entusiasmo.
Dialoghi pessimi, incidentali del narratore totalmente fuori
luogo. La Torre di Pisa sta a Pisa e non a Firenze.

Certe frasi dette dal personaggio "Madre" sono del tutto
decontestualizzate: una madre non direbbe mai quelle cose
a un figlio (tranne in qualche episodio di Dawson's Creek)
e un figlio non risponderebbe mai così a una madre.

Salinger - forse il più grande dialoghista mai esistito,
un pelo superiore a Carver e forse secondo solo ad
Elmore Leonard, sempre parlando di dialoghi - dice che
i dialoghi in letteratura sono come un ramo immerso in
acqua. Questo ramo apparirà sempre e comunque
spezzato, per effetto ottico. Il bravo narratore può fare
una sola cosa, allora (sempre seocndo Salinger), ovvero
prendere il bastone e spezzarlo davvero. In questo modo,
una volta immerso nell'acqua, sembrerà dritto. E' un trucco,
certo. Ma può funzionare. In letteratura funziona alla grande.

Il problema di questo stralcio da te riportato (e il problema
di TUTTO il racconto lungo di King) è che il bastone
non è stato spezzato. L'acqua fa uno strano giochino e si
capisce subito che è storto. In altre parole: qui, come nel
lavoro di King, i dialoghi perdono completamente di
autenticità.

Ora: io me lo aspetto nell'opera - mai edita - prima di un autore
18enne come nel caso da te riportato; viceversa NON me
lo aspetto da un autore straordinario, attento e meticoloso
come Stephen King (i cui dialoghi non sono MAI stati il
punto forte, ma certamente non vomitevoli come nell'ultimo
caso).

Detto questo: a qualcuno va di parlare di letteratura o devo
aspettare la prossima provocazione? Mi diverto a demolire,
era la mia passione da quando giocavo con il Lego, quindi
- evetualmente - prego.

--
[Ste]
http://www.noantri.splinder.com
beppe
2005-11-25 17:06:10 UTC
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Post by habanero
Detto questo: a qualcuno va di parlare di letteratura o devo
aspettare la prossima provocazione?
No, no, habanero, aspetta!!!!
Io non avevo capito se scherzassi o no!
Per questo mi ero anche permesso di fare dell'ironia.
Ma se vuoi parlarne seriamente, eccomi!
E' il mio pane e il mio sangue.

Pero' permettimi due domande preliminari che' non ho capito, poi riprendo il
post e ti dico quello che penso io:

1. Tu leggi in italiano, vero?
Se si', cosa ti fa dire per certo che i dialoghi siano altrettanto brutti
(ammesso e non concesso lo siano) nel testo di King?

2. Tu parti veramente dal presupposto che King sia un grande narratore o *in
assoluto*, non solo di genere?
Cioe', quando parli di *mostro di bravura* (nel primo post) intendi dire che
King sia uno scrittore comparabile (chesso') a Joyce?
(non che sia necessariamente in disaccordo, eh! giusto per capire il tuo
primo post, che un po' delirante era, dai!)
:-)))
--
Ciao

Beppe

www.giuseppegazerro.com
habanero
2005-11-26 23:51:34 UTC
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Post by beppe
Ma se vuoi parlarne seriamente, eccomi!
E' il mio pane e il mio sangue.
Oh, finalmente!
Post by beppe
1. Tu leggi in italiano, vero?
Se si', cosa ti fa dire per certo che i dialoghi siano altrettanto brutti
(ammesso e non concesso lo siano) nel testo di King?
Leggo in italiano, certo.
Conosco a menadito tutte le problematiche annose derivate
dalle traduzioni dei lavori di King e NON possono certo
riguardare i dialoghi. Al massimo il gusto, il registro, il tono,
il colore, la dinamica, la successione, la velocità, una
eventuale caratteristica idiomatica. NON i dialoghi. Non solo:
ho SEMPRE letto King in italiano e ho trovato spesso
grandi problemi, ma MAI relativamente ai dialoghi. Dunque,
ammesso che lo sia, sono abituato male da sempre, non da
Colorado Kid (leggo King da quando avevo 13 anni). Finora
non avevo mai notato nulla (a parte il fatto che di certo i
dialoghi non sono mai stato il forte del Re, ma questo è un
fatto topico); nell'ultimo lavoro di King, i dialoghi sono
ALLUCINANTI. Non ha mai fatto roba del genere. Ripeto:
ha preso parti del discorso UTILI a far capire al lettore
la trama e le ha semplicemente racchiuse tra virgolette. Ora
non voglio annoiare nessuno, ma volendo posso riportare
tutte le parti completamente fuori logica (le ho tutte sottolineate).
Post by beppe
2. Tu parti veramente dal presupposto che King sia un grande narratore o
*in assoluto*, non solo di genere?
King è un grande narratore, hai detto benissimo tu. E' realmente
uno straordinario NARRATORE. Un discreto SCRITTORE:
la sua forza a mio parere è nella costruzione spontanea dei
personaggi, nel loro perfetto inserimento organico nell'ambiente
in cui vivono (esempio magistrale sono i ragazzi di "It" e il
carceriere Paul de "Il Miglio Verde"). Il problema di CK (tanto
per fare un esempio) è che i personaggi (in particolare i due
nonnetti) sono inseribili in qualsiasi altro contesto. Prendili e
portali dentro un bordello a colloquio con una spogliarellista
(Stephanie). Non cambierebbe nulla. Poi riprendili un'altra volta
togli loro 60 anni e falli diventare dei ventenni a colloquio con
una puttanella rimediata in discoteca: non cambia nulla. NULLA!
Prendi Stephanie (personaggio completamente INUTILE in CK:
a che serve? Utile solo a farci capire quanto sia brillante con tutte
quelloe insopportabili intuizioni elementari. Ok, è brava. Ma a
che PRO? Il libro ha un finale aperto, Stephanie non risolve un
bel nulla. Tutto tempo perso. Io che AMO i finali aperti alla
Carver!), prendi Stephanie, dicevo e vestila di lattice, oppure
mettile un grembiulino da casalinga. Mettila seduta in un coffee
shop o in una sala per interrogatori: che cambia? Te lo chiedo:
che cambia? Niente. Non è tridimensionale, non ha spessore,
dice solo baggianate che fanno sgranare gli occhi ai vecchietti.
Stop: ogni volta che interviene con un dialogo è una perdita
di tempo, mi segui? E' solo un battito di batteria per cambiare
il tempo e dare al narratore la scusa per riprendere con il
discorso di uno dei due vecchietti. Poteva essere un monologo
allo specchio (Rose Madder) e non sarebbe cambiato NULLA.
Post by beppe
Cioe', quando parli di *mostro di bravura* (nel primo post) intendi dire
che King sia uno scrittore comparabile (chesso') a Joyce?
No. King non è paragonabile a Joyce.
King è un grande contemporaneo, un pessimo postmoderno e
un autore che ha terminato la sua spinta creativa (che sia
piaciuto o no) con L'Acchiappasogni (che conteneva ancora
personaggi tridimensionali). Perché King sia un mostro di
bravura te l'ho spiegato prima e, ovviamente, rimane un mio
giudizio.

Grazie, finalmente uno scambio come si deve.
Qui sembra sempre che si voglia insultare qualcuno se non si
mettono i sorrisini. Vallo a capire, Internet.

--
[Ste]
http://www.noantri.splinder.com
beppe
2005-11-27 12:58:42 UTC
Permalink
"habanero" <***@libero.it> ha scritto nel messaggio news:ay6if.8263$***@twister2.libero.it...

HAB
Post by habanero
Leggo in italiano, certo.
Conosco a menadito tutte le problematiche annose derivate
dalle traduzioni dei lavori di King e NON possono certo
riguardare i dialoghi. Al massimo il gusto, il registro, il tono,
il colore, la dinamica, la successione, la velocità, una
eventuale caratteristica idiomatica.
BP
Hai detto cotica!
:-)))

HAB
NON i dialoghi.

BP
Non capisco, francamente, come, ammesso e non concesso la traduzione possa
influenzare *gusto, registro, tono, colore, dinamica, sucessione, veolocita,
idioma* (parole tue) questo elenco di elementi possa NON affettare i
dialoghi.
Ma ho cpauito cosa vuoi dire, quindi andiamo avanti.
:-)))


HAB
nell'ultimo lavoro di King, i dialoghi sono
Post by habanero
ha preso parti del discorso UTILI a far capire al lettore
la trama e le ha semplicemente racchiuse tra virgolette. Ora
non voglio annoiare nessuno, ma volendo posso riportare
tutte le parti completamente fuori logica (le ho tutte sottolineate).
Fallo, habanero, perche' senno', te lo dico senza la minima *vis* polemica,
quello che stai dicendo non e' assolutamente comprensibile, (quindi
argomentabile)
Ok, i dialoghi non ti son piaciuti.
Ma perche' *sono solo utili al lettore per far capire la trama* non puo'
essere un motivo.
E l'aggettivo *allucinante* e' assolutamente privo di significato (in questo
contesto)
E' una parola entrata nel gergo giovanile per indicare *incredibilmente
brutto* (piu' altre variazioni) ma non porta alcun significato specifico.
Ti confesso che usato da te mi ha fatto andare indietro sullo schienale (per
fortuna da un mesetto ne ho preso uno reclinabile, senno' mi facevo male)



HAB
l problema di CK (tanto
Post by habanero
per fare un esempio) è che i personaggi (in particolare i due
nonnetti) sono inseribili in qualsiasi altro contesto. Prendili e
portali dentro un bordello a colloquio con una spogliarellista
(Stephanie). Non cambierebbe nulla. Poi riprendili un'altra volta
togli loro 60 anni e falli diventare dei ventenni a colloquio con
una puttanella rimediata in discoteca: non cambia nulla. NULLA!
BP
Veramente non capisco come questo vada a detrimento dei dailoghi; davvero
non capisco.
Ma nemmeno capisco bene cosa tu intenda dire.
Perche' mai, se i due giornaslisti diventassero avventori di bordello e Stef
una prostituta, i dialoghi non dovrebbero funzionare per essere buoni????
Direi anzi che se i dialoghi fossero validi in modo decontestualizzato, la
cosa li farebbe divemntare *universali*!
(cosa che non credo affatto sia il caso di CK, anche per me libretto poco
piu' che decente, intendiamoci!)
Ma perche' un dialogo *universalizzabile* a qualsiasi situazione sia *di
conseguenza* un dialogo brutto, e' cosa che mi sfugge!


HAB
Post by habanero
a che serve? Utile solo a farci capire quanto sia brillante con tutte
quelloe insopportabili intuizioni elementari. Ok, è brava. Ma a
che PRO? Il libro ha un finale aperto, Stephanie non risolve un
bel nulla. Tutto tempo perso.
BP
Beh, (volendo) e' questo il bello della storia.
La copertina dice proprio *sara' lei a risolvere l'engima della morte di
CK?*
Il lettore si aspetta che la soluzione sia (o non sia) merito suo e resta
(in entrambi i casi) con un palmo di naso.


HAB
Io che AMO i finali aperti alla
Post by habanero
Carver!), prendi Stephanie, dicevo e vestila di lattice, oppure
mettile un grembiulino da casalinga. Mettila seduta in un coffee
che cambia? Niente. Non è tridimensionale, non ha spessore,
dice solo baggianate che fanno sgranare gli occhi ai vecchietti.
BP
E' uno stereotipo voluto.
E' la figura della copertina, la *dark lady* dei sonetti shakespeariani.
Nei gialli c'e' spesso ed ha quel ruolo, un po' assurdo, un po' maschilista,
un po' demode', ma che viene splendidamente raffigurato nella copertina
stessa, che ha quel sapore perfettamente simile ai gialli ambientati nella
America proibizionista.
Alla Ellery Queen, insomma; ma anche James Ellroy e Michael Connelly hanno
usato personaggi simili.
A me e' la cosa (Stef) che e' piaciuta di piu'.


HAB
Poteva essere un monologo
Post by habanero
allo specchio (Rose Madder) e non sarebbe cambiato NULLA.
BP
La trovo un'osservazione sagace; ma anche questa cosa non mi pare tolga
lustro alla storia in se'.


HAB
Post by habanero
Grazie, finalmente uno scambio come si deve.
BP
Beh, questo non sta a noi dirlo.
:-)))
E cmq grazie a te della possibilita' di una sana discussione, si'!
--
Ciao

Beppe

www.giuseppegazerro.com
habanero
2005-11-28 00:30:30 UTC
Permalink
Caro Beppe,
non mi piace - dopo un po' - mettermi a quotare riga per riga,
altrimenti i post diventano una specia di torre di babele senza
senso, parecchio difficile da seguire.

Prometto - se sarà ancora interessante - di riportare i dialoghi
che mi hanno fatto scuotere la testa e pensare, letteralmente,
(che ti piaccia o no) "allucinante...". Il problema è che sono il
99%, quindi vorrei fare una cernita, ma non mi va nemmeno di
fare il professorino (in realtà sono ancora dall'altra parte della
cattedra).

Voglio dirti solo una cosa: i dialoghi sono molto importanti, lo
saprai tu ancora meglio di me. I dialoghi sono la spina dorsale
di qualsiasi testo. Bisogna farci molta attenzione.

Voglio farti un esempio che esula da CK e da Stephen King
per farti capire quello che intendo (e quello che intendo, non
scordiamocelo mai è che i dialoghi sono importanti). Forse
conoscerai Jack Finney. E' un autore di fantascienza famoso,
nato all'inizio del 1900, più o meno. Ha scritto un bel po' di
roba interessante, ma direi che il suo lavoro più noto è
"Gli invasati" (da cui il film "L'invasione degli ultracorpi"). Si
tratta di un racconto lungo veloce, scattante, avventuroso,
pauroso, metaforico, veramente interessante. Io lo trovo più
gradevole di molti mattoni della fantascienza moderna. Certo,
Finney non sarà mai Dick, non sarà MAI Bradbury, men che
meno sarà mai e poi mai Matheson. Però, forse, è meglio di
Simak (se non altro è più agevole) ma il suo "Gli invasati", nutre
in certe sue parti, dello stesso problema riscontrato in CK del
Re. Ti riporto un esempio in cui il protagonista è molto allarmato,
sta vivendo un momento di altissima tensione, si chiude in casa,
prende il telefono e chiama a un suo stimato collega e medico
per domandargli consiglio. Ora, in uno dei momenti di massima
tensione, uno scrittore attento come Finney, tira fuori un
dialogo del genere (al telefono):

---------------
- Ascolta... - presi un tono esageratamente premuroso. - Forse
ti ho svegliato?
Questo bastò per svegliarlo del tutto e per farlo imprecare come
un dannato.
- Andiamo dottore - proseguii - dove hai imparato questo linguaggio
da facchino? Forse dal subconscio fangoso dei tuoi pazienti?
Oh, come vorrei essere un lattaio per non essere svegliato a certe
ore. Per non dover prescrivere...
---------------

Che è questa roba?
Che c'entra?
Te ne accorgi che il registro cala oscenamente e all'improvviso?
Te ne accorgi (ok, non c'è il resto del racconto, ma fidati) che si
passa dal drammatico allo scanzonato? Te ne accorgi che - sebbene
qui qualcuno dica che siamo 80 milioni e siamo tutti diversi bla
bla bla - questo è un dialogo che NON potrebbe MAI avvenire
nella realtà in una medesima condizione?

CK è pieno di momenti così.
Oh, io sono convinto che al 99% dei lettori questo può fregare
di meno. Ma se si parla di letteratura (e la letteratura NON E'
"questo mi piace" "questo no", allora se ne deve discutere.

--
[Ste]
www.noantri.splinder.com
Di&go
2005-11-28 00:45:52 UTC
Permalink
Post by habanero
Prometto - se sarà ancora interessante - di riportare i dialoghi
che mi hanno fatto scuotere la testa e pensare, letteralmente,
(che ti piaccia o no) "allucinante...". Il problema è che sono il
99%, quindi vorrei fare una cernita, ma non mi va nemmeno di
fare il professorino (in realtà sono ancora dall'altra parte della
cattedra).
Io aspetto la cernita per argomentare oltre, o come ti chiedevo nell'altro
post, basta il numero di pagina, non c'e' bisogno della trascrizione.
Post by habanero
Te ne accorgi che il registro cala oscenamente e all'improvviso?
Te ne accorgi (ok, non c'è il resto del racconto, ma fidati) che si
passa dal drammatico allo scanzonato? Te ne accorgi che - sebbene
qui qualcuno dica che siamo 80 milioni e siamo tutti diversi bla
bla bla - questo è un dialogo che NON potrebbe MAI avvenire
nella realtà in una medesima condizione?
E' vero, si passa dal drammatico allo scanzonato ma riprendo quanto detto
nei miei messaggi precedenti.
*Tu* non parleresti cosi'. Altri si.
Sono *punti di vista* diversi, *reazioni* diverse alla stessa situazione.
Non tutti abbiamo lo stesso istinto e quindi reagiamo in modi diversi alla
stessa situazione.
Son sempre piu' d'accordo al post di Zoot.

Di&go
@}~,~'~~~
Fornit Some Fornus
beppe
2005-11-28 00:46:30 UTC
Permalink
Post by habanero
Caro Beppe,
non mi piace - dopo un po' - mettermi a quotare riga per riga,
altrimenti i post diventano una specia di torre di babele senza
senso, parecchio difficile da seguire.
Mah, non so, non credo ci sia alternativa, pero', eh!
E d'altronde e' la cosa piu' bella dei NG.
Senno' tanto vale stare in un Forum o in un Message Board.
:-)
Post by habanero
Voglio dirti solo una cosa: i dialoghi sono molto importanti, lo
saprai tu ancora meglio di me. I dialoghi sono la spina dorsale
di qualsiasi testo. Bisogna farci molta attenzione.
Ma certo che si', non ci piove.
Io volevo solo dire che non ho capito bene *perche'* non ti piacciono.
Non criticavo la tua critica *tout court*
(questa frase ha un suono terribile, ma non ho voglia di cambiarla, tanto il
senso e'quello)
Post by habanero
Voglio farti un esempio che esula da CK e da Stephen King
per farti capire quello che intendo
**********(CUT)***********
Post by habanero
Che è questa roba?
**************(CUT)******
questo è un dialogo che NON potrebbe MAI avvenire
Post by habanero
nella realtà in una medesima condizione?
Mah, non so.
Rispetto (ovvio) il tuo parere.
Ma non capisco cosa ci sia di osceno in quel dialogo.
Si', *forse* non e' un dialoglo verosimile.
Ma da quando la *verosimilitudine* e' un valore in se'?
Ecco, questo e' quello che mi sfugge.
Perche' un conto e' dire
A _*i dialoghi a me piacciono verosimili*
(opinione, quindi da accettarsi, che la si condivida o no)
Un conto e' dire:
B_ * i dialoghi DEVONO essere verosimili*
Questa e' un'affermazione assoluta, non un parere, quindi o e' vera o e'
falsa.
La storia della letteratura ci insegna sia falsa.
Gli esempi li faro' solo se me li chiederai..
*__*
Post by habanero
CK è pieno di momenti così.
Oh, io sono convinto che al 99% dei lettori questo può fregare
di meno. Ma se si parla di letteratura (e la letteratura NON E'
"questo mi piace" "questo no", allora se ne deve discutere.
Beh, certo.
Su questo non ci piove.
Non e' la mia, la nostra opinione.
E' un fatto.
--
Ciao

Beppe

www.giuseppegazerro.com
Di&go
2005-11-27 14:02:25 UTC
Permalink
Post by habanero
nell'ultimo lavoro di King, i dialoghi sono
ha preso parti del discorso UTILI a far capire al lettore
la trama e le ha semplicemente racchiuse tra virgolette. Ora
non voglio annoiare nessuno, ma volendo posso riportare
tutte le parti completamente fuori logica (le ho tutte sottolineate).
Si, grazie, fai qualche esempio concreto (magari anche riportando solo il
numero di pagina), almeno si parla dello stesso punto del romanzo.
Post by habanero
a che serve? Utile solo a farci capire quanto sia brillante con tutte
quelloe insopportabili intuizioni elementari. Ok, è brava. Ma a
che PRO? Il libro ha un finale aperto, Stephanie non risolve un
bel nulla. Tutto tempo perso.
Perche' avrebbe dovuto risolvere qualcosa?
Forse era quello che *tu* ti aspettavi? Ed ora ti senti ingannato da King?
La copertina non e' per nulla falsa... c'e' la frase "Sarà lei a risolvere
l'enigma di quella morte misteriosa ?" che contiene un bel *?* alla fine. E'
un modo per presentare uno dei protagonisti del romanzo.

Per il resto son d'accordo con Beppe.

Di&go
@}~,~'~~~
Fornit Some Fornus
habanero
2005-11-28 00:32:08 UTC
Permalink
Perche' [Stephanie] avrebbe dovuto risolvere qualcosa?
Forse era quello che *tu* ti aspettavi? Ed ora ti senti ingannato da King?
Assolutamente no.
Quel finale lì è l'unica cosa che si salva del racconto lungo di King.
Mi è piaciuto moltissimo quel finale. E certo non ho mai avuto dubbi.
Se in 170 pagine mi racconti tutto il flashback e in più ci metti anche
la risoluzione del caso, due sono le cose: o sei un genio o sei un
truffatore.

--
[Ste]
www.noantri.splinder.com
Di&go
2005-11-28 00:46:35 UTC
Permalink
Post by habanero
Mi è piaciuto moltissimo quel finale. E certo non ho mai avuto dubbi.
Se in 170 pagine mi racconti tutto il flashback e in più ci metti anche
la risoluzione del caso, due sono le cose: o sei un genio o sei un
truffatore.
Finalmente siam d'accordo su qualcosa! ^_-

Di&go
@}~,~'~~~
Fornit Some Fornus
Di&go
2005-11-25 22:44:38 UTC
Permalink
Post by habanero
Il problema di questo stralcio da te riportato (e il problema
di TUTTO il racconto lungo di King) è che il bastone
non è stato spezzato. L'acqua fa uno strano giochino e si
capisce subito che è storto. In altre parole: qui, come nel
lavoro di King, i dialoghi perdono completamente di
autenticità.
Ora: io me lo aspetto nell'opera - mai edita - prima di un autore
18enne come nel caso da te riportato; viceversa NON me
lo aspetto da un autore straordinario, attento e meticoloso
come Stephen King (i cui dialoghi non sono MAI stati il
punto forte, ma certamente non vomitevoli come nell'ultimo
caso).
Il punto e' che in entrambi i casi l'autore mette nel dialogo (e nella
narrazione in genere) una sua particolare visione della situazione; il
lettore ha una sua visione della situazione che puo' essere la stessa
dell'autore (come nel mio caso, che non ho trovato nei dialoghi di Colorado
Kid nulla di terribile) oppure completamente opposta (come nel tuo caso).
Quando l'autore 20enne ha pubblicato il libro da cui ho tratto il dialogo
era convinto al 100% che quello che andava in stampa era la migliore visione
della situazione; ora, magari, rileggendolo, potrebbe avere una opinione
diversa rispetto 4 anni fa. Narrare (sia in generale, che un dialogo nel
caso in crimine) e' come dipingere un quadro rappresentante una stanza,
riesci a raffigurare una, due o tre pareti, ma non tutte e quattro; devi
avere un tuo punto di vista, un tuo punto di partenza. Tutte e quattro le
pareti puoi averle, magari, in un disegno tecnico visto dall'alto,
precisissimo, dettagliatissimo, molto bello, ma con zero sentimento... senza
emozione.
E' vero che Stephen King e' un autore straordinario, attento e meticoloso
(come tu lo definisci) ma non e' Dio (altrimenti non avrebbe scritto
L'Acchiappasogni e Buick8 :P :P :P) ed ha bisogno anche lui di un punto di
riferimento per descrivere. La "Stephanie" di Stephen King parla esattamente
come lui l'ha descritta, mentre la "Stephanie" di Habanero parla in modo
diverso; una ipotetica "vera Stephanie" qualsiasi, magari, parlerebbe in un
modo ancora diverso. Sono due (quella di King e quella che avresti voluto
tu) visioni dello stesso stereotipo ma che non corrisponderanno mai alla
realta' oggettiva.
Detto questo, analizziamo anche un altro fatto accennato da Beppe. Hai letto
Colorado Kid in lingua originale o tradotto in italiano? Presumo in
Italiano, giusto? Piu' in generale, quando leggi un libro tradotto, come fai
ad essere sicuro che non sia colpa del traduttore piuttosto che dell'autore?
La trama non cambia, ma le caratterizzazioni idiomatiche che danno peso ai
dialoghi (ad esempio una traduzione in "Mamma" piuttosto che in "Madre" da
un peso ed un senso diverso al dialogo). Tutto questo per dire che, se non
l'hai letto in originale, non puoi avanzare nessuna critica (ed anche nessun
complimento) al lavoro letterario di King; puoi solo dare un giudizio alla
trama.
Post by habanero
Detto questo: a qualcuno va di parlare di letteratura o devo
aspettare la prossima provocazione?
Non era una provocazione... era uno spunto di partenza...

Di&go
@}~,~'~~~
Fornit Some Fornus
habanero
2005-11-26 23:59:42 UTC
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Post by Di&go
Il punto e' che in entrambi i casi l'autore mette nel dialogo (e nella
narrazione in genere) una sua particolare visione della situazione; il
lettore ha una sua visione della situazione che puo' essere la stessa
dell'autore (come nel mio caso, che non ho trovato nei dialoghi di Colorado
Kid nulla di terribile) oppure completamente opposta (come nel tuo caso).
Diego, quanto avevo da dire l'ho scritto nel post di risposta
a Beppe, mi pare tedioso ripetere. Magari parliamone lì. Qui
Post by Di&go
Quando l'autore 20enne ha pubblicato il libro da cui ho tratto il dialogo
era convinto al 100% che quello che andava in stampa era la migliore visione
della situazione; ora, magari, rileggendolo, potrebbe avere una opinione
diversa rispetto 4 anni fa. Narrare (sia in generale, che un dialogo nel
caso in crimine) e' come dipingere un quadro rappresentante una stanza,
riesci a raffigurare una, due o tre pareti, ma non tutte e quattro; devi
avere un tuo punto di vista, un tuo punto di partenza.
Non sono d'accordo.
La letteratura, in certi suo canoni (che non riguardano la bellezza, il
gusto personale, il tatto, la trama o il registro) è qualcosa di
OGGETTIVO. Sulla correttezza tecnica di un dialogo, se ne può
parlare, certamente, ma esistono delle regole istintive che vanno
tenute presenti e che risaltano all'occhio come un bagliore nel buio,
quando si ha a che farne ogni giorno (e magari si sbatte la testa per
migliorarsi, come fatto dal testo da te segnalato che risale al 1999).

--
[Ste]
http://www.noantri.splinder.com
Di&go
2005-11-27 14:02:25 UTC
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Post by habanero
Diego, quanto avevo da dire l'ho scritto nel post di risposta
a Beppe, mi pare tedioso ripetere. Magari parliamone lì.
Yes, mi aggancio al thread, se trovo qualcosa da dire che puo' essere
interessante.
Post by habanero
Non sono d'accordo.
La letteratura, in certi suo canoni (che non riguardano la bellezza, il
gusto personale, il tatto, la trama o il registro) è qualcosa di
OGGETTIVO. Sulla correttezza tecnica di un dialogo, se ne può
parlare, certamente, ma esistono delle regole istintive che vanno
tenute presenti e che risaltano all'occhio come un bagliore nel buio,
quando si ha a che farne ogni giorno (e magari si sbatte la testa per
migliorarsi, come fatto dal testo da te segnalato che risale al 1999).
Non sono d'accordo; quello che dici e' un controsenso.
Mi spiego meglio: se esistessero delle regole *istintive* sarebbero cmq
SOGGETTIVE e non OGGETTIVE perche' il mio istinto puo' essere diverso dal
tuo, da quello di Beppe, da quello di King o da quello di tutte le altre
persone.
Ora, ignorando il termine *istintive* che tu usi, fammi qualche esempio di
regola che tu ritieni oggettiva e che deve essere tenuta presente nella
scrittura di un dialogo.

Di&go
@}~,~'~~~
Fornit Some Fornus
habanero
2005-11-28 00:34:30 UTC
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Post by Di&go
Ora, ignorando il termine *istintive* che tu usi, fammi qualche esempio di
regola che tu ritieni oggettiva e che deve essere tenuta presente nella
scrittura di un dialogo.
L'ho fatto (in minima parte) nella risposta a Beppe qualche messaggio
più sopra. Potrei argomentare molto molto molto di più, me ne rendo
conto, ma a fronte di persone che intervengono qui dicendo che parlare
di letteratura significa dire "bello" oppure "brutto", preferisco non farlo
per rispetto vostro - che mi parete interessati - e mio. Magari ci si vede
al pub prima o poi e se ne parla de visu fino ad ubriacarci.

--
[Ste]
www.noantri.splinder.com
Di&go
2005-11-28 01:03:57 UTC
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Post by habanero
L'ho fatto (in minima parte) nella risposta a Beppe qualche messaggio
più sopra. Potrei argomentare molto molto molto di più, me ne rendo
conto,
Attendo la cernita dei dialoghi, come dicevo sopra, per commentare oltre.
Post by habanero
ma a fronte di persone che intervengono qui dicendo che parlare
di letteratura significa dire "bello" oppure "brutto", preferisco non farlo
per rispetto vostro - che mi parete interessati - e mio.
Non hai capito nulla del post di Zoot, rileggilo.
Post by habanero
Magari ci si vede
al pub prima o poi e se ne parla de visu fino ad ubriacarci.
Quando vuoi; ma chi convince l'altro, paga il conto.....

Di&go
@}~,~'~~~
Fornit Some Fornus
habanero
2005-11-28 13:14:52 UTC
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"habanero" ha scritto nel messaggio
Magari ci si vede al pub prima o poi e se ne parla de
visu fino ad ubriacarci.
Quando vuoi; ma chi convince l'altro, paga il conto.....
Benissimo, ma non credo sia possibile.
Voglio dire: se a te i dialoghi sono piaciuti, stop, fine, kaput!
Massimo rispetto, almeno hai argomentato evitando la
banalità del "Siccome è King, allora è fico per forza". CK è
stata una lettura piacevole, non dico di no: io parlavo dei
dialoghi. A me hanno fatto scuotere la testa, a te invece
sono piaciuti. Non c'è niente di male in questo.

Dico solo: vatti a prendere "Nove racconti" di Salinger, leggi
"Un giorno ideale per i pesci banana" e "Bella bocca e occhi
miei verdi", ivi contenuti, poi - se ti va - torna qui e parlami di
cosa sono dei dialoghi ben fatti.

Non è questione di essere reali o non essere reali, di essere
tutti uguali nel mondo o tutti diversi: preferisci i dialoghi di un
film di Woody Allen, di un film scritto da Kaufman o quelli
di un film di Michael Bay? Per me non dovrebbero sussistere
dubbi, così come si dovrebbe preferire la pace alla guerra;
ma - per dirla alla Pessoa - "noi conteniamo moltitudini".
Dunque, prosit.

--
[Ste
http://www.noantri.splinder.com
nic
2005-11-29 21:37:52 UTC
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parlare di di letteratura significa dire "bello" oppure "brutto",
preferisco non farlo

mah, mi pare(ma non sono andato a spulciare i post) ,che sia un pensiero un
po' proiettivo da parte tua.
Sono convinto che la narrativa come tutte le forme artistiche, abbia regole
precise e oggettive,ma queste regole sono quanto mai fluide, c'è sempre chi
le "rompe".

Ora è evidente che tu sei preparatissimo sull'argomento e hai un orecchio
sensibile ai dialoghi. io CK l'ho letto in inglese e mi è sembrato un King
molto tipico. Un buon king, molto sciolto. i dialoghi mi sembrano ben
inseriti, in effetti è un racconto continuo. il narratore sta ben dietro le
quinte.

Credo, sinceramente, che sia stato pessimamente tradotto, perchè se il
dialogo ti suona "falso" mi suona un campanelino dobneriano.

ciao
beppe
2005-11-29 22:02:05 UTC
Permalink
Post by nic
Sono convinto che la narrativa come tutte le forme artistiche, abbia regole
precise e oggettive,ma queste regole sono quanto mai fluide, c'è sempre chi
le "rompe".
Si', verissimo.
Ed in genere sono anche quelli che poi passano alla storia come grandi
innovatori; geni se vogliamo.
Penso allo *stream of consciousness* di James Joyce e Virginia Woolf ma
anche al teatro dell'assurdo di Beckett o, perche' no, al rock'n roll che
stringe il blues in 12 battute ma apre la strada a tutto un mondo di suoni
nuovi.
Ma proprio questo *rompere le regole* dimostra appunto l'esistenza,
precisissima ed ineluttabile, delle regole stesse.
Soggettivi sono il gusto e, soprattutto, la scelta; mai la definzione e la
forma.
Post by nic
Ora è evidente che tu sei preparatissimo sull'argomento e hai un orecchio
sensibile ai dialoghi. io CK l'ho letto in inglese e mi è sembrato un King
molto tipico.
Dove l'hai trovata la versione originale?
L'hai presa online?
Feltrienlli dice che non e' stata distribuita!!!
:-o
--
Ciao

Beppe

www.giuseppegazerro.com
nic
2005-12-01 13:48:27 UTC
Permalink
Post by beppe
Dove l'hai trovata la versione originale?
L'hai presa online?
http://snipurl.com/ke5b
Zoot
2005-11-27 21:23:39 UTC
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Post by habanero
una madre non direbbe mai quelle cose
a un figlio
*La popolazione mondiale è (se ricordo bene) di circa 80 milioni di persone.
Facendo un conto moooooolto approssimativo e dividendo questa popolazione in
famiglie di tre persone (so che è del tutto sballato...ma facciamo così per
praticità), nel mondo ci dovrebbero essere all'incirca ventimilioni e
seicentosessantaseimila virgola seicentosessantasei periodico di madri.
Ora...o tu le conosci tutte una per una e le hai frequentate tutte
abbastanza da sapere in che modo parlano, o la tua affermazione "una madre
non direbbe mai quelle cose a un figlio" è decisamente presuntuosa.
Ma che ne sai?
Se è vero che "mille scimmie, pigiando per mille anni su una
tastiera"...ecc.ecc....allora è altamente probabile che una tra i
26.666.666, 666666666 di madri abbia detto almeno una volta al figlio "Santo
Dio! E' che sono in apprensione. Come procede il viaggio? Stai andando
piano?".
Senza andare a cercare troppo lontano, mia madre dice cose molto simili ogni
volta che sono in viaggio.
Un po' più difficile, forse, trovare una madre che dica di essere a Firenze
a vedere la Torre di Pisa: ma su 26.666.666, 666666666 di madri, vogliamo
che non ce ne sia una un po' pirla?

Ok, i personaggi di Colorado Kid forse non dialogano secondo i Sacri Canoni
del Dialogo che si studiano in letteratura. Ma io dubito anche che i Sacri
Canoni del Dialogo comprendano contesti tipo:
"Hai detto che non mangiavi perché avevi mal di denti".
"No, ho detto che ADESSO non mangiavo, ma forse, se mi passava, mangiavo
dopo. Ma se vi siete fatti fuori tutto, adesso che cazzo mangio?"
"Perché, ti è passato il mal di denti?"
"No, ma mi è venuta fame".
"Ma se hai mal di denti come fai a mangiare?"
"Sarebbero problemi miei, che comunque non si pongono più visto che non c'è
più niente da mangiare, porcavacca".

Se chiunque al mondo scrivesse queste cose in un libro, immagino che
verrebbe lapidato all'istante.
Eppure questo dialogo si è appena svolto tra me e le altre due
fogn...pardon, membri della mia famiglia.

A mio avviso un dialogo, per funzionare letterariamente, non deve essere
credibile. Nè realistico.
E neppure contestualizzato.
Semplicemente deve avere un ritmo, suscitare emozioni, farti sentire i
protagonisti come persone reali (non realistiche: proprio "reali". Non
necessariamente le due cose coincidono) che hai voglia di continuare ad
ascoltare per scoprire dove andranno a parare.
I dialoghi di CK - come tutti i dialoghi di King - posseggono queste
carattestiche e quindi non mi hanno infastidito in alcun modo.

Vorrei anche aggiungere che mettersi a fare le pulci tecniche a qualsiasi
opera letteraria, per me, è un eccellente modo di ammazzare il tempo. Ma
nulla di più.
Perché, stringi stringi, l'unico commento accettabile su un qualsiasi libro
è: "Mi è piaciuto" oppure "Non mi è piaciuto".
Tutto il resto è puro blabla DOC.
La tecnica, i Sacri Canoni e tutto quello che ci vuoi mettere dentro,
comprese le elucubrazioni sui bastoni dritti che sembrano storti e che
bisogna rompere per farli sembrare dritti (bellissima, 'sta cosa: ma che
vuol dire?!?)...sono blabla: blabla divertente, appassionante finché ti
pare (tant'è vero che mi sono messa anch'io a disquisire all'interno di
questo 3D, apportandovi il mio contributo di blabla), ma squisitamente
superfluo.
Se un libro mi è piaciuto, potrai demolirmelo frase per frase, parola per
parola e virgola per virgola: non riuscirai mai a togliermi l'emozione che
mi ha dato.
Se non mi è piaciuto, potrai osannarmelo fino alla fine dei tempi, e non
riuscirai a regalarmi le emozioni che non mi ha dato.
E con tutta 'sta blaterata sono riuscita a trovare un modo estremamente
prolisso per dire:
"Stephen King emoziona.
Non mi interessa il come.
Non mi interessa il perche'"
Ma vado perdonata, perché ho mal di denti *E* fame: se quotavo
semplicemente BadBlood non riuscivo a dimenticarmi per dieci minuti di
questi due fastidiosi compagni di serata.

Valeria
www.dallapartedelcane.com
www.tipresentoilcane.com

P.S.: sì, davanti a un romanzo (e a qualsiasi altra opera d'arte) siamo
scimmie: istintive, ancestrali, in balia dei nostri sentimenti e delle
nostre emozioni.
Grazie al cielo.
beppe
2005-11-27 22:08:40 UTC
Permalink
Post by Zoot
Perché, stringi stringi, l'unico commento accettabile su un qualsiasi libro
è: "Mi è piaciuto" oppure "Non mi è piaciuto".
Tutto il resto è puro blabla DOC.
Valeria,
da uno che sai quanto ti stimi (per quel che si puo' capire dalla
virtualita'), devo pur dirti che questa frase e' roba da brividi.
Da Annibal Caro a Pasolini passando per DeSantis ed Alexander Pope tutti
imbecilli?
Nn scherziamo, dai!
Questa cosa mi ha ricordato una delle cose che non dimenticheremo mai
(spero...) dei sordidi governanti di questi anni.
Durante il periodo della *caccia al ricercatore* l'ineffabile minsitro
Moratti trovo' modo, davanti ad un'assemblea che dibatteva la sua riforma,
di dire:
*Che poi, io, alla fine, non riesco a capire quale sia tutta l'importanza
che si voglia attribuire alla ricerca.
Questi ricercatori, ricerca oggi e ricerca domani, cosa hanno trovato?*
Non e' una battuta, purtroppo; non la riporto testualmente, ma l'ha detta
sul serio.

La letteratura *e'* critica; non solo, certo, ma lo e'.
Farla fuori dicendo che di un libro si puo' dire solo *bello / brutto* e'
veramente uno schiaffo in faccia ad otto millenni di coscienze alla ricerca
di sentimenti espressi attraverso la parola.
Io credo che, al contratrio, si potrebbe dire che *stringi stringi l'unica
cosa che non conta niente in un libro e' se piace o non piace*
Perche' questa e' cosa che sempre e' stata e sempre restera' solo e soltanto
la misura della tua emozione.
Che allora puoi trovare anche in un piatto di gnocchi, oppure nel cucire un
abito o nell'avere un rapporto extraconiugale.
Cose che io rispetto.
Ma che, piaccia o no, non sono letteratura.
A prescindere dalle opinioni.
--
Ciao

Beppe

www.giuseppegazerro.com
Di&go
2005-11-27 22:28:20 UTC
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Post by beppe
Farla fuori dicendo che di un libro si puo' dire solo *bello / brutto* e'
veramente uno schiaffo in faccia ad otto millenni di coscienze alla ricerca
di sentimenti espressi attraverso la parola.
Quando leggi un libro, preferisci che sia ben scritto o che ti dia emozioni
?

Di&go
@}~,~'~~~
Fornit Some Fornus
habanero
2005-11-28 00:40:04 UTC
Permalink
Post by Di&go
Quando leggi un libro, preferisci che sia ben scritto o che ti dia
emozioni?
E' un buon quesito.
Interessante.

Prendiamo CK: è scritto discretamente ma non dà alcuna emozione.
Voi siete stati EMOZIONATI da CK? Tipo che vi mangiavate le
pellicine delle dita per la voglia di voltare pagina? Io per niente ed è
la primissima volta per quanto riguarda la mia storia d'amore con King.
La prima.

Cito Lovecraft: "Scrivere è trasmettere, non architettare".
Questa frase credo risponda al tuo quesito, almeno in parte: quando
leggo un libro preferisco che sia scritto così bene da darmi emozioni.

--
[Ste]
www.noantri.splinder.com
Di&go
2005-11-28 01:00:57 UTC
Permalink
Post by habanero
Prendiamo CK: è scritto discretamente ma non dà alcuna emozione.
Voi siete stati EMOZIONATI da CK? Tipo che vi mangiavate le
pellicine delle dita per la voglia di voltare pagina? Io per niente ed è
la primissima volta per quanto riguarda la mia storia d'amore con King.
La prima.
Si, assolutamente si. Favoloso! L'ho divorato in pochissimo tempo.
Volevo assolutamente *sapere* la verita' su chi era Colorado Kid. Ed alla
fine ho capito che la verita' non c'era.

Quello che tu dici l'ho provato per altri lavori di King ("Buick8" e
"L'acchiappasogni" su tutti, in alcune parti di "La canzone di Susannah", di
"Cuori in Atlantide" e di "Mucchio D'Ossa"). Ma non su Colorado Kid.

Di&go
@}~,~'~~~
Fornit Some Fornus
Zoot
2005-11-28 03:54:46 UTC
Permalink
Post by beppe
Da Annibal Caro a Pasolini passando per DeSantis ed Alexander Pope tutti
imbecilli?
*Perché "imbecilli"?
Ammazzare il tempo non è un'attività stupida.
Ciò che è inutile non è necessariamente stupido: se così' fosse, un buon
ottanta per cento delle attività umane - compresa quella di scrivere sui
NG - sarebbe stupida.
Invece no.
La critica, la speculazione, la stessa filosofia sono - per definizione -
attività "intelligenti".
Resta il fatto che non servano a un tubo.
La ricerca serve, la critica no: quindi non capisco il tuo paragone con la
boutade della Moratti (che riesce, lei sì, ad essere contemporaneamente
stupida e inutile...ma questa è un'altra storia).
Post by beppe
La letteratura *e'* critica; non solo, certo, ma lo e'.
*Non mi aspettavo nulla di diverso da qualcuno che scrive che la critica "è
il suo pane e il suo sangue" :-)
Però non è vero.
Mentre la critica non potrebbe esistere senza l'arte, l'arte si regge
perfettamente in piedi anche senza la critica.
Post by beppe
Farla fuori dicendo che di un libro si puo' dire solo *bello / brutto* e'
veramente uno schiaffo in faccia ad otto millenni di coscienze alla ricerca
di sentimenti espressi attraverso la parola.
Io credo che, al contratrio, si potrebbe dire che *stringi stringi l'unica
cosa che non conta niente in un libro e' se piace o non piace*
*Attenzio'....mi "piace/non mi piace", con "bello/brutto", non ha nulla a
che vedere.
Colorado Kid non è un bel libro, imho: però mi è piaciuto.
Il pendolo di Focault è - probabilmente - un bellissimo libro, ma è l'unico
a cui, in tutta la mia vita, non sia riuscita ad arrivare in fondo.
Bello/brutto è esattamente quello che vogliono dire i critici, ed è
esattamente quello che io contesto.
Ovviamente non lo direbbero mai in modo così banale: i critici impiegano
almeno trenta righe per estrapolare un acculturato sinonimo di "bello" (o di
"brutto"), e altre tot righe per spiegarti "perché" quel libro è
oggettivamente bello o brutto.
Solo che l'arte, per definizione, è soggettiva.
Ed è per questo che il lavoro del critico è accademicamente interessante, ma
praticamente inutile: perché, a differenza dell'arte, non è in grado di
modificare le emozioni, ovvero la sostanza stessa dell'arte.
Post by beppe
Perche' questa e' cosa che sempre e' stata e sempre restera' solo e soltanto
la misura della tua emozione.
*Ottima definizione di "arte", questa.
Che non applicherei al piatto di gnocchi :-)
Alla trombata, invece, ci avviciniamo già di più...perché l'incontro con
l'arte un po' le somiglia, avendo due possibili sbocchi: o hai un orgasmo,
oppure no.
E' cerebrale anziché fisico, ovviamente: ma sempre un qualcosa che...o
arriva, o non arriva.
E mi importa 'na fava che poi qualcuno si metta lì a spiegarmi perché l'ho
raggiunto o perché non l'ho raggiunto.
O meglio, può importarmene, può interessarmi accademicamente, ma non cambia
il risultato: e
quando un'azione non riesce a cambiare la sostanza delle cose, che ti
piaccia o meno... quell'azione è superflua :-)

Valeria
www.dallapartedelcane.com
www.tipresentoilcane.com
nic
2005-11-29 21:58:18 UTC
Permalink
Post by beppe
Io credo che, al contratrio, si potrebbe dire che *stringi stringi l'unica
cosa che non conta niente in un libro e' se piace o non piace*
ragionare allo specchio ed estremizzare porta a volte a storture.

questo va bene se i libri sono il tuo "mestiere", chi legge per diletto
(epenso che siamo la maggioranza) cerca nel libro, qualche ora di sana
evasione.
Ora, in genere se il libro non è ben scritto, non mi diverto. ma non è una
regola fissa, ci soo libracci che mi hanno entusiasmato. non li spaccio per
letteratura. Però.
Penso che i dialoghi di CK siano tecnicamente validi, ma non sono un
esperto. La mia è un opinione non attendibile.


nic
beppe
2005-11-29 22:19:02 UTC
Permalink
Post by nic
Post by beppe
Io credo che, al contratrio, si potrebbe dire che *stringi stringi l'unica
cosa che non conta niente in un libro e' se piace o non piace*
ragionare allo specchio ed estremizzare porta a volte a storture.
questo va bene se i libri sono il tuo "mestiere", chi legge per diletto
(epenso che siamo la maggioranza) cerca nel libro, qualche ora di sana
evasione.
Certo.
Ma infatti io ho espresso *teorie* (non mie, teorie universali).
Il gusto ha a che fare col riscontro pratico della realizzazione di un'opera
resa pubblica, cosa che non ha niente a che fare col valore dell'opera in
se'.
In genere, nei manuali di letteratura, occupa un ultimo paragrafo che si
intitola:
*La critica ed il pubblico*
:-)
--
Ciao

Beppe

www.giuseppegazerro.com
nic
2005-12-01 13:58:47 UTC
Permalink
Sono interessato, quindi cerchiamo di non uscire dal seminato. ^_^


Sti dialoghi, sono brutti tecnicamente? o no?
Se son brutti, perchè?
Il bel dialogo quali regole ha?


Le argomentazioni di Habanero sono interessanti e magari condivisibili ma
non oggettive.
Beppe puntualizza ma in temini tropo generici.



Insomma voi professori (o quasi) dovreste dirci quali errori tecnici ci
sono se no torniamo nel cantuccio del gusto.

eruditeci, su

se ne avete voglia eh.....

Di&go
2005-11-27 22:25:40 UTC
Permalink
Post by Zoot
Un po' più difficile, forse, trovare una madre che dica di essere a Firenze
a vedere la Torre di Pisa: ma su 26.666.666, 666666666 di madri, vogliamo
che non ce ne sia una un po' pirla?
ROTFL!

Il resto del thread lo commento solo con "APPLAUSI".

Di&go
@}~,~'~~~
Fornit Some Fornus
beppe
2005-11-27 22:56:10 UTC
Permalink
"Zoot" <info @ ti presento il cane .com> ha scritto nel messaggio news:aApif.21614$***@tornado.fastwebnet.it...


.......................ah, mi son dimenticato, nella mia furia da
deformazione professionale *_* due cose meno serie.
Intanto, che il tuo psot, al di la' del contentuo che non conidivido per
nulla, e' scritto bene e mi ha strappato piu' di un sorriso.
Post by Zoot
*La popolazione mondiale è (se ricordo bene) di circa 80 milioni di persone.
Ma che calcolo e'???
:-)))
Nel mondo ci sono circa 6 miliardi di persone, cioe' 6MILA milioni, non
ottanta!!!
Mi sa che le tue mamme *pirla* vanno (quasi) centuplicate!!!
:-)))
--
Ciao

Beppe

www.giuseppegazerro.com
habanero
2005-11-28 00:36:18 UTC
Permalink
Post by Zoot
*La popolazione mondiale è (se ricordo bene) di circa 80 milioni di persone.
[CUT]

Perdonami, io non sono molto diplomatico.
Quella rete di convenzioni che ha la gente comune, a me è stata
semplicemente
smontata. Dunque non starò a girare in tondo per arrivare infine a dirti che
raramente mi è capitato di leggere così tante stronzate una dopo l'altra di
un
tale e tanto evidente qualunquismo.

Complimenti.
Facile non era.

--
[Ste]
www.noantri.splinder.com
Zoot
2005-11-28 03:13:15 UTC
Permalink
Post by habanero
raramente mi è capitato di leggere così tante stronzate una dopo l'altra di
un
tale e tanto evidente qualunquismo.
Complimenti.
Facile non era.
*Sì, sì, lo so, succede spesso. Quando non si capisce una mazza di quello
che si è letto, dire "toh, che cumulo di stronzate" è più facile che
sforzarsi di capire.
Non preoccuparti, non è grave.

--
Valeria
www.dallapartedelcane.com
www.tipresentoilcane.com
habanero
2005-11-28 13:06:31 UTC
Permalink
Post by Zoot
*Sì, sì, lo so, succede spesso. Quando non si capisce una mazza di quello
che si è letto, dire "toh, che cumulo di stronzate" è più facile che
sforzarsi di capire.
Non preoccuparti, non è grave.
Riletto.
Ribadisco:
facile non era.

--
[Ste]
www.noantri.splinder.com
Zoot
2005-11-29 09:26:27 UTC
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Post by habanero
Riletto.
facile non era.
*Ehm..non vorrei deluderti, ma non basta rileggere duecento volte per
capire.
O ci si arriva, oppure no.
Forse ci vuole un po' di tempo ad imparare che l'apparente "qualunquismo"
spesso è la pura, semplice, "scimmiesca" verità, mentre l'acculturamento è
solo un insieme di fronzoli che nulla aggiungono alla scimmiesca verità.
In tutti i casi tu non fai che smentirti da solo: prima dici che la
letteratura è oggettiva e poi che soggiace a regole istintive; prima dici
che "mi piace/non mi piace" è qualunquismo, ma poi rispondi a Di&go:
"Voglio dire: se a te i dialoghi sono piaciuti, stop, fine, kaput!"
E non dovrebbe essere così, no?
Tu che non sei scimmiesco e banale, tu che te la tiri al di sopra di ogni
umano tiraggio dovresti anche essere in grado di argomentare fino a
convincere Di&go che i dialoghi di CK non potevano assolutamente piacergli,
per i motivi 1. 2. 3. ecc...
Se ci riesci, ti darò ragione: i Sacri Canoni possono superare il "mi
piace/nonmipiace" (che ancora non riesci a distinguere dal bello/brutto: ed
è per questo che non hai capito una cippa del mio post).
Se non ci riesci, allora ho ragione io e tu puoi andartene a cuccia con
tutta la tua tronfia codina tra le zampe.
Prego, accomodati: io mi siedo alla finestra e osservo senza più inteferire
con le mie banalità e il mio qualunquismo.
Let's go!

Valeria
www.dallapartedelcane.com
www.tipresentoilcane.com
Di&go
2005-11-29 21:55:18 UTC
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Post by Zoot
*Ehm..non vorrei deluderti, ma non basta rileggere duecento volte per
capire.
O ci si arriva, oppure no.
Adoro questa donna.

Di&go
@}~,~'~~~
Fornit Some Fornus
Di&go
2005-11-23 21:21:31 UTC
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Post by beppe
*beh, ma qui, si aspetto habanero, eh!*
Ce ne sara' di gente disattenta in giro, eh!
ROTFL!!!!!!! ^_^

Di&go
@}~,~'~~~
Fornit Some Fornus
nic
2005-11-24 16:04:59 UTC
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ti
Post by habanero
... nessuno di voialtri - appassionati kinghiani e attenti
fruitori di letteratura - abbia detto NULLA riguardo i
dialoghi dell'ultimo lavoro del Re?
l'hai letto in italiano o in originale?
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